Fuoco alle Polveri | 2017

Fuoco alle Polveri | Mostra personale di Ivan Tresoldi

a cura di  CasermArcheologica

12 novembre 2017 – 20 gennaio 2018

Mostra personale di Ivan Tresoldi in Casermarcheologica realizzata nel contesto del progetto “A passo d’arte”, sostenuto attraverso il bando Toscana Incontemporanea 2017.

Che cos’è l’arte? E’ il bene o il male? Proviene da Dio o dal Diavolo? Dalla forza dell’uomo o dalla sua debolezza? forse in essa è racchiuso un ideale di armonia sociale? consiste in questo la sua funzione? essa è una dichiarazione d’amore, un riconoscimento della propria dipendenza dagli altri uomini, una confessione, un atto inconsapevole ma che rispecchia l’autentico significato della vita: l’amore e il sacrificio. (Andrej Tarkovskij)

Abbiamo scelto di invitare Ivan Tresoldi perché riconosciamo nel suo lavoro e nei multiformi linguaggi di espressione delle sue parole – l’arte sui muri, la poesia, le tele, la musica – le urgenze e intenzioni che appartengono anche a CasermArcheologica.

“Fuoco alle polveri”. Ogni centimetro di Caserma racconta di una comunità che brucia dal desiderio di diventare autrice di un tempo.

Ivan Tresoldi è arrivato la prima volta a Sansepolcro il 30 settembre, quando ha steso la sua Pagina Bianca, una tela che ha coperto tutta la superfice di Piazza Torre di Berta in cui persone di ogni età hanno lasciato un segno, un disegno, un pensiero, incontrando le tracce di altri, sovrapponendo colori per creare un’opera, unica e originale.

Poi Ivan è tornato per un periodo di residenza, il 4 novembre. E’ stato la nostra guida poetica in due giorni di cammino all’Alpe della Luna nei quali ci siamo immersi nei colori autunnali delle montagne che circondano Sansepolcro. Tre sue poesie, L’Altalena e l’Oltreluna: Ode al masso, Ode alla fiumana, Al picco della vetta hanno accompagnato i nostri passi e sono state le stazioni del cammino.

Poi, dal 6 novembre al 12 novembre, ogni giornata è stata come una corsa a perdifiato. Ivan ha incontrato sette classi del Liceo Città di Piero, alunni di Ilaria Margutti, ha lavorato con noi per la realizzazione di “Outhernet Night”, consegnando alla musica le sue parole con la formazione Ivan Drago e si è dedicato alla mostra “Fuoco alle Polveri”, un percorso che inizia dall’atrio di CasermArcheologica con un’opera a muro.

L’ingresso di Palazzo Muglioni è da qualche mese luogo di passaggio per entrare a CasermArcheologica e allo stesso tempo ingresso per il Centro d’ascolto della Caritas. Da oggi il segno di Ivan Tresoldi significa questo luogo, con parole, codici da decifrare, che si concatenano e corrono a disegnare gli archi, le pareti, i margini. Sono segni che non invadono, ma accompagnano le volte, gli stipiti delle porte, il colore delle pareti, corrono insieme all’architettura per accogliere chi aspetta e chi passa da questo luogo, ciascuno con il racconto che porta.

La mostra prosegue con una serie di opere in cui il tratto comune è la ricerca continua e continuativa sulla parola che diventa di-segno e di senso senza soluzione di continuità, le Corsare, tele in cui il tratto è sempre continuo, i tagli di Pagina Bianca raccolti nel tempo, la serie Inganno Parola, e poi nuove opere realizzate nello studio allestito a CasermArcheologica come i grandi teli lungo le scale.

La sua produzione è sconfinata, si adatta, trasforma è resiliente, descrive e scrive la città, assorbe e trasforma. Ivan Tresoldi è un artista sconfinato, è un uomo – un poeta – una città abitata da moltitudini che la attraversano. Non c’è nessun risparmio di energia, ogni momento è dedicato a immaginare il mondo, in un lavoro meticoloso e disciplinato per accorciare le distanze e riempirle di colore.

Sansepolcro, CasermArcheologica, 12 novembre 2017
Laura Caruso e Ilaria Margutti

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La poetica di Ivan vive, respira e s’infuoca attraverso i luoghi che sono origine, incubatrice e vetrina delle sue parole. Versi che come edera si arrampicano dolcemente sui muri, come polvere danzano su immense scalinate e significano spazi. Sono i mattoni di ambienti collettivi e comuni, declinati in individuali punti di vista, in un universo di mondi paralleli di cui ognuno può e riesce ad essere partecipe.

Gli itinerari di senso, intesi come campi d’azione e sviluppo dell’assalto poetico dell’autore, sono molteplici e intimamente connessi tra loro, livelli sovrapposti di temi condivisi sulla realtà quotidiana, la poesia, gli aspetti critici della contemporaneità, la frammentazione dell’unità comunitaria e la collettività partecipativa dell’atto artistico. Ogni ambiente racchiude differenti punti d’origine di riflessioni, che spaziano dalle provocazioni della serie L’inganno della parola, dove il significante parola è in fortissima relazione dinamica con il significante immagine, alla diretta essenzialità delle opere della serie Quadro Poesia, massima espressione dell’aderenza tra arte e contenuti poetici.

Un cammino come versi sparsi per gli ambienti di CasermArcheologica, capolinea di un itinerario fisico nel territorio e di un percorso concettuale di ricerca artistica che ha portato l’artista ad un’immersione totale nel contesto ambientale, artistico e culturale locale.

Giulia Buonarrivo

 

foto di Elisa Nocentini