Una residenza artistica verso la mostra del 2026

Dal 29 luglio al 3 agosto 2025, Lucy Orta, una delle artiste più riconosciute a livello internazionale per la sua capacità di intrecciare arte visiva e impegno sociale, è stata ospite di CasermArcheologica per una residenza di ricerca in Alta Valtiberina. Comunicato stampa.

La sua presenza ha segnato l’inizio di un percorso condiviso che porterà alla realizzazione della mostra Trame di Comunità, prevista per marzo 2026, all’interno degli spazi rigenerati di Palazzo Muglioni.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra CasermArcheologica, Lucy+Jorge Orta e la consulenza curatoriale di Simonetta Carbonaro, studiosa e consulente strategica riconosciuta a livello internazionale per il suo lavoro sulle dimensioni umanistiche della sostenibilità.
L’iniziativa fa parte del programma di residenze e mostre sostenuto dalla Fondazione CR Firenze, che da anni accompagna CasermArcheologica nel suo impegno per una cultura capace di unire arte, educazione e comunità.

Durante la residenza, Lucy Orta ha attraversato la Valtiberina come un filo in ascolto incontrando giovani, artigiani, contadini, artisti, insegnanti, imprenditori, attivisti e cittadini, raccogliendo testimonianze, storie e memorie che raccontano il legame profondo con la propria terra, ma anche il desiderio di partire, cambiare, ricominciare.
Ogni colloquio è stato un gesto di reciprocità che ha dato vita a un archivio orale di esperienze, un tessuto di voci destinato a trasformarsi in forma visiva.

In questa prima fase, l’artista ha voluto cogliere la forza invisibile che lega le persone ai luoghi, una relazione in continua trasformazione tra individuo e comunità e territorio.

Verso la mostra del 2026

Le testimonianze raccolte durante la residenza saranno la materia del lavoro che Lucy Orta svilupperà nei mesi successivi nel suo studio.
La mostra Trame di Comunità, che inaugurerà a marzo 2026, nascerà da questo processo di ascolto e restituzione, sviluppandosi in una costellazione di ritratti, mappe e paesaggi che daranno forma alle storie incontrate, combinando antiche tecniche di ricamo con tecnologie digitali contemporanee.
L’opera diventerà un grande tessuto collettivo, simbolo delle relazioni che uniscono e trasformano, in cui la memoria personale e quella del territorio si intrecciano fino a diventare una sola trama.

Durante la residenza, il 30 luglio 2025, si è tenuto a CasermArcheologica un incontro aperto alla cittadinanza.
Dialogando con Simonetta Carbonaro, Lucy Orta ha condiviso la sua visione di un’arte capace di rigenerare i legami tra persone e territori, restituendo voce alle comunità attraverso pratiche partecipative.
L’incontro ha rappresentato il primo passo di un cammino collettivo, confermando CasermArcheologica come un laboratorio vivo di arte, ascolto e trasformazione sociale.

Da oltre undici anni, CasermArcheologica trasforma un edificio un tempo abbandonato in un luogo generativo di cultura e incontro.
Il progetto di Lucy Orta si inserisce in questa visione per dare vita a un esperimento di arte relazionale, un ponte tra locale e globale, tra memoria e futuro, tra individuo e comunità.
Ogni storia raccolta, ogni filo intrecciato diventa parte di una trama di comunità che continua a crescere, in dialogo con chi abita e attraversa questo territorio.

Credits

Un progetto di CasermArcheologica
In collaborazione con Lucy+Jorge Orta
Con la consulenza curatoriale di Simonetta Carbonaro
Con il sostegno di Fondazione CR Firenze

Mostra conclusiva: marzo 2026 – Palazzo Muglioni, Sansepolcro (AR)